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Perché il denaro non cade dal cielo!

Il 5 giugno voteremo sull’iniziativa popolare «Per un reddito di base incondizionato». I promotori di questa iniziativa vogliono che ogni cittadino adulto riceva dallo Stato CHF 2’500.—, e ogni cittadino minorenne CHF 625.— ogni mese come reddito di base. Questo senza dover svolgere alcun lavoro e senza alcun minimo dovere.

È chiaro che è molto più bello poter mangiare i panini gratuitamente, invece che alzarsi presto alla mattina e cuocerli da soli. La proposta è alquanto allettante!

Se si accettasse un’iniziativa così però tanta gente non lavorerebbe più con l’interesse di oggi. Chi si sentirebbe in dovere di impegnarsi, di studiare, di intraprendere una formazione e di aggiornarsi regolarmente? Soprattutto alle persone con un salario basso non converrebbe più lavorare e diventerebbe quindi un problema trovare personale che svolga un lavoro meno qualificato. Aumenterebbe invece l’immigrazione in modo insostenibile visto che il nostro sistema sociale diventerebbe una sorta di calamita senza pari in Europa e probabilmente nel mondo. Un reddito di base incondizionato a questi livelli (pensate che una coppia di adulti con a carico due figli riceverebbe una rendita statale mensile di CHF 6’250.-), rappresenterebbe un salario molto più alto di quanto si riceve oggi per un duro lavoro in parecchi altri Paesi.

E chi finanzia queste rendite?

Il tutto costerebbe allo Stato 200 Mrd. di CHF all’anno! Un terzo del nostro prodotto interno lordo!

Sarebbero colpite tutte le persone diligenti e innovative, tutte quelle persone che creano dei posti di lavoro e già oggi versano importanti contributi fiscali. E poi noi tutti cittadini e consumatori, per esempio tramite un aumento dell’IVA stimato all’8% (si passerebbe dall’8% attuale a circa il 16%).

Essere sociali non significa distribuire e spendere i soldi degli altri, ma bensì fare in modo che tutti abbiano la possibilità di svolgere un’attività lavorativa provvedendo così alle proprie necessità economiche e sostenere chi per evidenti motivi (età, invalidità, ecc.) non ha questa possibilità. Se accettiamo un’iniziativa così dannosa, in breve noi tutti saremmo uguali – cioè poveri uguali. Il sano e cristiano principio per cui ogni cittadino ha le sue responsabilità individuali e deve contribuire alla collettività con il proprio impegno e con il proprio lavoro si sgretolerebbe dando avvio a una vera e propria deriva sociale e a un impoverimento culturale che potrebbe addirittura minare la coesione nazionale. La tanto paventata dignità che spesso i favorevoli utilizzano per promuovere l’iniziativa non è raggiungibile con un reddito incondizionato ma solo con l’incentivazione del lavoro, della formazione, dell’impegno personale oltre alla già oggi garantita assistenza sociale alle persone bisognose.

Per questi motivi dobbiamo respingere quest’iniziativa utopica e pericolosa. Mettiamo un convintissimo NO nelle urne all’iniziativa “per un reddito di base incondizionato”!

Per gli altri temi in votazione le nostre raccomandazioni in breve:

NO all’iniziativa «A favore del servizio pubblico»

SI all’iniziativa «Per un equo finanziamento dei trasporti»

NO alla modifica della legge federale concernente la procreazione con assistenza medica

NO alla modifica della legge sull’asilo

SI alla creazione del “Centro sanitario Valposchiavo”

UDC Valposchiavo

www.udc-valposchiavo.ch

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