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No all’iniziativa sull’uscita immediata dal nucleare

No all’iniziativa sull’uscita immediata dal nucleare

In queste ultime settimane i cittadini hanno potuto leggere diversi articoli a favore o contro l’iniziativa per l’abbandono immediato del nucleare. Ultimamente erano ben visibili in paese anche striscioni e manifesti a favore dell’iniziativa. Noi rimaniamo coerenti e raccomandiamo ancora una volta di respingere questa iniziativa la quale ha forti connotazioni ideologiche ma nel contempo pochi contenuti oggettivi a proprio favore.

I favorevoli, rappresentanti perlopiù da verdi e socialisti, hanno invece espresso ancora una volta la loro incoerenza.

In questa campagna di votazione affermano e spergiurano ai quattro venti che se l’iniziativa fosse accolta a trarne vantaggio sarebbe l’energia idroelettrica e le altre energie rinnovabili. Se questo fosse vero, allora gli stessi partiti dovrebbero impegnarsi a fondo per impedire l’importazione di energia elettrica. In poche parole dovrebbero non più sostenere ardentemente ogni sorta di accordo bilaterale con l’Europa, la quale non disdegna per nulla di costruire nuove centrali nucleari, a carbone o a gas. E invece sappiamo tutti come questi partiti spingano fortemente verso simili accordi e verso l’adesione della Svizzera all’Unione europea.

Rinunciare quindi a una tecnologia energetica per usufruire di quelle altrui, sicuramente non da noi controllate, non sembra una buona idea. Tantomeno le nostre centrali nucleari potrebbero essere sostituite così a corto termine da altre fonti energetiche indigene. È ovvio quindi che l’importazione di energia atomica o da vettori fossili sarebbe al momento inevitabile. Questa è la realtà, il resto sono fantasie, sicuramente allettanti, ma non ancora realizzabili.

Altra incoerenza espressa dalla sinistra è che l’energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari può essere sostituita dall’energia idroelettrica. Ne saremmo davvero felici. Tuttavia la sinistra ci deve spiegare perché per molti progetti per ampliamenti o miglioramenti degli impianti idroelettrici e non solo, sono aspramente combattuti per mezzo di ricorsi da parte delle organizzazioni ambientaliste da loro controllate. Nel 2014 le organizzazioni ambientaliste hanno inoltrato ben 85 ricorsi. Quattro casi riguardavano progetti per energie rinnovabili. Di questi, solo un ricorso è stato respinto (fonte: Ufficio federale dell’ambiente). Molti addetti ai lavori giudicano “immenso” l’ostruzionismo delle organizzazioni ambientali nei confronti dei progetti idroelettrici.

Non sono passate molte settimane in cui sul giornale Südostschweiz si poteva leggere una presa di posizione molto critica da parte di una società idroelettrica, la quale lamentava un nuovo abbandono di un progetto, causa i continui ricorsi degli ambientalisti.

Invitiamo quindi i cittadini a guardarsi bene da coloro che da una parte promettono la salvaguardia delle energie rinnovabili inclusa quella idroelettrica ma dall’altra incentivano a pieno regime i ricorsi contro le stesse. Votiamo quindi NO alla dannosa e controproducente iniziativa per l’abbandono immediato del nucleare.

A livello comunale dobbiamo invece votare in merito alla revisione della legge sulla pesca. La revisione, che ha lo scopo primario di finanziare e mantenere un nuovo porto sul lago di Poschiavo, è stata condivisa con la Società pescatori, l’Ente turistico, il guardapesca e la Società degli albergatori. Da tutte le parti è uscito un unanime sostegno. Le licenze di pesca per il lago di Poschiavo (escluse le rive), il lago Bianco e il lago della Crocetta subiranno un aumento di circa il 20% per i residenti, del 25% per i turisti. Ciò significa che la patente stagionale passerà da 130.- a 160.- franchi per i residenti. Per i giovani sono previste tariffe sensibilmente più economiche. Quest’aumento permetterà di accantonare dei fondi da attribuire alla costruzione del citato porto.

Anche da parte nostra raccomandiamo di sostenere la revisione della Legge comunale sulla pesca con un SI.

UDC Valposchiavo

www.udc-valposchiavo.ch

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