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UDC in favore della gente e del futuro delle valli alpine

Il prossimo 11 marzo si chiede alla popolazione di esprimersi su ben 7 oggetti, 2 a livello cantonale e 5 a livello federale. Fra questi fanno discutere in particolare l’iniziativa popolare “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie” e il credito per la costruzione di un edificio amministrativo a Coira. I simpatizzanti dell’UDC Valposchiavo raccomandano di respingere queste due proposte.

Oggetti cantonali

Il nuovo centro amministrativo che dovrebbe sorgere a Coira è denominato “Progetto sinergia”. Dietro l’allettante titolo si cela una lunga serie di domande, alle quali il messaggio non da risposte esaustive, semmai suggerisce riflessioni critiche. Al cittadino si chiede un credito di 69 milioni di franchi per una prima tappa, un edificio che dovrebbe ospitare 400 impiegati. Il progetto prevede però anche una seconda tappa (che andrebbe pure messa in votazione popolare) di ulteriori 44 milioni di franchi per altri 270 posti. Il totale spesa sarebbe di 113 milioni.

Nel loro messaggio il Governo e il Parlamento insistono sulla necessità di ovviare a problemi di efficienza, siccome l’attuale amministrazione è sparsa nella città in ben 44 edifici. L’intento è di concentrare il grosso dell’amministrazione in un unico punto. Ma non è tutto. Secondo il messaggio una parte restante, ben 500 impiegati cantonali della città, andrebbero sempre ancora sistemati, anche dopo la costruzione del megacentro, in alcuni degli attuali edifici amministrativi. Conseguenza: anche questi edifici andrebbero nuovamente ristrutturati a suon di decine di milioni; un esempio su tutti, l’attuale sede dell’Ufficio tecnico lungo la Grabenstrasse.

Tutto questo ci convince che il Progetto sinergia è un barile senza fondo. I simpatizzanti dell’UDC respingono la proposta per numerosi motivi;
– è una soluzione di lusso, che concentra ancora maggiormente l’amministrazione a Coira.
– una concentrazione dell’amministrazione crea burocrazia, limita la libertà e fa lievitare i costi.
– oggi giorno l’efficacia della comunicazione a livello tecnologico permette una collaborazione immediata anche a distanza, per cui la soluzione può essere trovata spesso anche fuori della città di Coira, che tra l’altro offre già decine di migliaia di posti di lavoro.
– lo sviluppo dell’amministrazione cantonale deve quindi puntare sulla decentralizzazione e quindi sul rafforzamento delle aree regionali e locali del Cantone. Per questi motivi raccomandiamo di votare NO al Progetto sinergia. S

iamo invece dell’avviso che si debba accettare il secondo oggetto in votazione, la Revisione parziale della Costituzione cantonale, con la quale si chiede un adeguamento terminologico al nuovo diritto in materia di protezione dei minori e degli adulti.

Oggetti federali

 I simpatizzanti dell’UDC Valposchiavo dicono chiaramente NO all’iniziativa popolare „Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie!” Da notare che le due camere parlamentari hanno respinto nettamente l’iniziativa sostenuta dai verdi e dalle file socialiste; il Consiglio nazionale ha espresso 123 voti contrari e 61 favorevoli, mentre il Consiglio degli Stati ha espresso 29 no e 10 sì.

È un’iniziativa pericolosa specie per le regioni come la nostra, che vive di turismo e che fa di tutto per ospitare persone che amano le nostre valli alpine per rigenerarsi e per divertirsi. Se l’iniziativa passasse, molti comuni sarebbero esposti al rovinoso crollo di parecchie attività edilizie. Ne conseguirebbe un indebolimento finanziario, verrebbero a mancare posti di lavoro, le valli correrebbero il rischio dello spopolamento, il futuro di molti giovani di vivere nelle valli discoste (ma ugualmente belle) potrebbe essere compromesso.

I comuni toccati da effettivi problemi di case secondarie si limitano a pochissime zone in Svizzera, ad esempio l’Alta Engadina. Questi comuni hanno però tutte le possibilità di agire nel quadro delle regole democratiche, qualora abbiano l’interesse di farlo. Non spetta quindi all’intera popolazione elvetica imporre per esempio a Cauco, a Celerina, a Sent, a Brusio o al Comune Bragaglia un limite delle case secondarie. No, la competenza deve rimanere nelle mani dei comuni, che come tali hanno esigenze, spesso, diametralmente opposte. I simpatizzanti dell’UDC Valposchiavo, riassumendo, dicono NO per i seguenti motivi all’iniziativa contro le abitazioni secondarie:
– l’iniziativa interferisce in modo inaccettabile nell’inestimabile valore dell’autonomia comunale.
– eventuali problemi vanno risolti a livello pianificatorio locale e non con imposizioni illusorie (lontane dalla realtà). Gli accorgimenti devono trovare spazio nelle leggi edilizie comunali e non nella costituzione federale.
– l’iniziativa danneggia l’economia delle valli alpine e crea problemi occupazionali.
– l’iniziativa soffoca le ambizioni di molti giovani di vivere in regioni alpine.

Facciamo seguire anche la nostra raccomandazione di voto sugli altri oggetti in votazione:
– Iniziativa sul “risparmio per l’alloggio”: SI
– Iniziativa popolare "6 settimane di vacanze per tutti": NO
– Decreto federale concernente il disciplinamento dei giochi in denaro a favore dell’utilità pubblica: SI
– Legge federale sul prezzo fisso dei libri: NO

Simpatizzanti UDC Valposchiavo

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